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Profughi. Pinotti: “Europa affronti le emergenze, ma serve anche l’Onu”

Il ministro della Difesa: “L’Ue deve fare un salto di qualità verso i cittadini. In Libia intervenga l’Unhcr”

Roma – 8 luglio 2014 – “L'Unione europea, per fare davvero il salto di qualità verso i cittadini, deve diventare una entità in grado di affrontare anche le emergenze come quella delle migrazioni”.

Lo ha detto stamattina il ministro della Difesa, Roberta Pinotti che, a bordo della portaerei Cavour ancorata nel porto di Civitavecchia, ha inaugurato i lavori legati al semestre italiano di presidenza Ue con un seminario a livello europeo sul tema della sicurezza marittima.

Il ministro ha spronato l'Europa a giungere finalmente a ''piani di azione comuni'' come appunto quelle che riguardano la sicurezza in mare. Poi c'e' bisogno di "un'Europa che risponda anche alle emergenze quando queste si presentano”.

Secondo Pinotti, “Mare Nostrum non sottolinea solo un problema che viviamo come paesi del Mediterraneo ma dice anche che se l'Europa vuole essere vicina ai cittadini e andare oltre la sola unione monetaria e finanziaria non può essere una entità che non percepisce le emergenze, sennò i cittadini la riterranno troppo lontana”.

“Occorre – ha aggiunto – costruire al piu' presto un'Europa che funzioni e sia più vicina ai cittadini e non solo un'Europa che appaia solo un esempio di regole burocratiche che, poi, non servono ai cittadini''.

Non serve, però, solo più Ue:  “Abbiamo bisogno – ha sottolineato il ministro – del sostegno di tutti e non solo dei partner europei, ma soprattutto dei grandi organismi internazionali come le Nazioni Unite''. “Proprio agli organismi internazionali ''spetta il compito di inquadrare il dramma umanitario dell'immigrazione nel corretto alveo giuridico sovranazionale e intervenire, con l'Unhcr, nei paesi che hanno confini più porosi, come la Libia, da cui parte oltre il 90% dei migranti''.
 

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