Una preside di Padova chiede agli alunni stranieri di dimostrare che sono regolari. Qualche giorno fa, una caso analogo a Genova.
Roma – 21 maggio 2009 – "Niente diploma senza permesso di soggiorno". È la condizione posta da una circolare firmata la scorsa settimana della preside scuola professionale ‘Leonardo Da Vinci’ di Padova, Anna Bottaro.
"Gli alunni sotto elencati devono portare entro domani una fotocopia del permesso di soggiorno da esibire, su richiesta, alla commissione esami" recitava il documento, inviato in tutte le classi del quinto superiore. L’appello era per otto ragazzi stranieri, invitati a dimostrare di essere regolari se volevano sostenere l’esame di maturità a giugno.
La circolare ha sollevato le proteste di alcuni professori e del sindacato Cobas scuola di Padova, che insieme all’associazione Razzismo Stop, denuncia il "grave episodio di discriminazione e razzismo". Il sindacato punta il dito contro quella che definisce una decisione arbitraria e ricorda che i diritto allo studio prevale comunque sulla regolarità del soggiorno.
La preside Anna Bottaro contrattacca: "Avrò fatto trecento circolari per gli stranieri dall’inizio dell’anno, e non vedo niente di anomalo, i ragazzi hanno portato il permesso di soggiorno a scuola e adesso è inserito nei loro fascicoli" ha dichiarato al Corriere della Sera.
Una vicenda analoga è successa qualche giorno fa a Genova, dove una preside di tre istituti professionali ha scritto alla lavagna i nomi dei ragazzi stranieri “presunti irregolari”, invitandoli a presentare il permesso di soggiorno. Anche il quel caso, la preside ha detto di averlo fatto per garantire ai ragazzi, ormai maggiorenni, l’accesso all’esame di maturità.
Elvio Pasca