Il governo sta finalmente per cancellare il reato di "ingresso e soggiorno irregolare". Orlando: "Non ha avuto nessuna capacità di deterrenza"
Roma – 8 luglio 2015 – Ancora qualche giorno, poi il reato di immigrazione clandestina sarà solo un (brutto) ricordo. La norma voluta nel 2009 dal centro destra, che ha trasformato tutti gli immigrati irregolari in criminali, ha intasato le Procure ma non ha aumentato affatto l’efficacia delle espulsioni, sta per essere cancellata con un decreto.
È passato oltre un anno da quanto il Parlamento ha chiesto al governo di “abrogare, trasformandolo in illecito amministrativo, il reato previsto dall'articolo 10-bis” del Testo Unico sull’Immigrazione, cioè il “reato di ingresso e soggiorno nel territorio dello Stato”. La depenalizzazione riguarderebbe solo il primo ingresso, ma naturalmente anche il quel caso scatterebbe l’espulsione. Inoltre, continuerebbe a commettere reato chi non obbedisce a un foglio di via, chi rientra dopo un’espulsione o chi viola altre disposizioni contro gli irregolari, come ad esempio l’obbligo di firma in Questura o la consegna del passaporto.
Quella approvata dal Parlamento è una legge delega sulle “pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio”. Toccava quindi al governo emanare dei decreti legislativi per attuarla. Ora, finalmente, qualcosa si muove.
"Nelle scorse settimane è stata completata la redazione del decreto delegato che dà attuazione alla delega che, come noto, ha previsto una consistente trasformazione di fattispecie penali minori in illeciti amministrativi" ha annunciato oggi il ministro della Giustizia Andrea Orlando nel corso di un’audizione in Commissione Affari Costituzionali al Senato.
"Si tratta di un intervento di ampio respiro che si inserisce in un più generale disegno riformatore diretto non solo a ridurre l'area delle condotte penalmente rilevanti, ma anche a introdurre forme flessibili di definizione dei procedimenti e ad aumentare le alternative alle sanzioni esclusivamente detentive. “In questa ottica – ha aggiunto il ministro – l'abrogazione del reato di immigrazione clandestina non solo comporterà un risparmio di risorse, giudiziarie e amministrative", ma produrrà "effetti positivi per l'efficacia delle indagini in materia di traffico di migranti e favoreggiamento all'immigrazione clandestina".
Secondo Orlando, non sarà certo il caso di rimpiangere il reato di clandestinità. “Non ha avuto nessuna capacità di deterrenza", ha confermato il guardasigilli, mentre ha reso "più complicato il contrasto alla criminalità organizzata che gestisce i traffici". Ed è anche per questo che "a breve verrà abrogato".
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