Il sottosegretario all’Interno: “Grande impegno dell’Italia per coniugare diritti e rigore. Serve ottica più ampia rispetto ai confini della stessa Europa”
Roma – 9 ottobre 2012 – ”L’Italia sta affrontando con grande impegno e attenzione il tema l’immigrazione cercando di conciliare quelle che sono le esigenze primarie e fondamentali per gestire un fenomeno come questo: coniugare accoglienza, principi della salvaguardia dei diritti umani, sicurezza e contrasto alla tratta di esseri umani e all’immigrazione irregolare”.
Lo ha detto Saverio Ruperto, sottosegretario all’Interno con delega all’Immigrazione, a margine della giornata conclusiva dei lavori del seminario annuale del Gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente dell’assemblea parlamentare della Nato.
Secondo Ruperto l’Italia ”si trova ad essere frontiera non già del proprio territorio, ma del territorio europeo e questo problema va affrontato predisponendo una strategia che veda coinvolti tutti i Paesi dell’Ue”. Il sottosegretario ha rilevato che Frontex, l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione europea, ”è una iniziativa che ha dato dei buoni risultati e potrà essere ulteriormente sviluppata”.
”L’immigrazione va considerata in un’ottica più ampia rispetto a quelli che sono i confini geografici della stessa Europa – ha concluso Ruperto – e penso ad esempio alle esigenze di cooperazione in loco in questi Paesi, che devono essere aiutati ai fini di uno sviluppo migliore e più sostenibile e al fine anche di incrementare la loro stessa sicurezza”.