Elvio Pasca
Entra in vigore l’accordo tra Roma e Kiev, dal 30 maggio le domande agli uffici della Motorizzazione. Ma chi è qui da quattro anni o più, dovrà comunque rifare gli esami
Roma – 24 maggio 2016 – Diventa più facile per gli immigrati ucraini guidare in Italia, grazie a un accordo tra Roma e Kiev sulla conversione della patente.
Firmato lo scorso novembre, entrerà in vigore domenica 29 maggio. Da lunedì 30 maggio, gli ucraini potranno quindi chiedere agli uffici della Motorizzazione che la patente che hanno preso in patria venga convertita in una patente italiana, senza dover sostenere esami teorici o pratici. Ci sono, però delle limitazioni.
Come spiega una circolare del ministero dei Trasporti, la conversione sarà infatti possibile solo per le patenti rilasciate prima che il titolare prendesse la residenza in Italia. Inoltre, chi è residente in Italia da oltre quattro anni, potrà convertire la patente, ma dovrà anche sottoporsi a revisione e quindi comunque fare di nuovo gli esami teorici e pratici.
“L’entrata in vigore dell’accordo era molto attesa ed è una notizia importante, ma molti sono rimasti delusi” dice Marianna Soronevych, caporedattrice di Gazetaukrainska.com. “Il limite dei quattro anni – spiega – è fortemente limitante per la nostra comunità, visto che il grosso degli arrivi o delle regolarizzazioni in Italia sono precedenti. Ultimamente, senza flussi per lavoro, si arriva solo con i ricongiungimenti”.
È stato il governo italiano a porre quel limite, come in altri accordi sulle conversioni (ce ne sono già una cinquantina in vigore, con altrettanti Stati extraeuropei). “Pare comunque che l’ambasciata ucraina si stia attivando – aggiunge Soronevych – per organizzare corsi per la patente con mediatori linguistici ucraini, un aiuto per chi dovrà fare gli esami”.
Secondo gli ultimi dati del ministero dei Trasporti, sono circa 65 mila gli ucraini che già hanno una patente italiana, e hanno proprietari ucraini circa 50 mila auto e 5 mila moto circolanti in Italia. Numeri che adesso potrebbero anche aumentare grazie all’accordo, se si considera che quella ucraina, con quasi 250 mila residenti, è una delle comunità straniere più numerose in Italia.
Leggi la circolare del Ministero dei Trasporti
EP
