Eurispes: saliti a quota 1,5 milioni ROMA, 29 gennaio 2011 – Negli ultimi due anni i conti correnti intestati agli immigrati sono aumentati passando da 1,4 milioni a 1,5 milioni (+7,9%).
E’ quanto emerge dai dati dall’ultimo rapporto Eurispes. Nel centro Italia, dove risiede il 25% degli immigrati regolari, si concentra il 35% dei conti correnti intestati a piccoli imprenditori stranieri.
Nel primo trimestre del 2010, le forze lavoro straniere – sottolinea il rapporto Eurispes – hanno toccato quota 2,2 milioni, con una prevalenza degli uomini (1,2 milioni) sulle donne (950 mila). Di questi, oltre il 60% vive e lavora nel Settentrione.
Una lavoratrice straniera su cinque e’ impegnata nei servizi di cura alla persona, mentre piu’ di un lavoratore immigrato su quattro e’ occupato nell’industria e nelle costruzioni. Il rapporto accende i riflettori anche sul ”brain waste” degli immigrati. Quasi sei stranieri su dieci, secondo i dati dell’Istat, sono in possesso di un diploma, di una laurea o di una formazione post-laurea. Il problema della sottoccupazione della migrazione qualificata, il cosiddetto ”spreco di cervelli”, e’ legato anche alla complessa questione del riconoscimento dei titoli di studio acquisiti in altri paesi.