Roma, 6 luglio 2023 – Le tratte aeree da Roma e Milano verso Venezia, Palermo, Catania e Cagliari sono finite sotto la lente d’ingrandimento del Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, a causa di un aumento anomalo del costo dei biglietti. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), a maggio si è registrato un aumento medio del 40% rispetto all’anno precedente.
Mineo ha convocato le sette principali compagnie aeree, Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air, chiedendo loro di fornire “spiegazioni precise” entro dieci giorni. La commissione per il monitoraggio dei prezzi si riunirà il 20 luglio per confrontare i dati forniti dalle compagnie con quelli già disponibili.
Secondo l’Unione nazionale consumatori, i rialzi dei prezzi dei biglietti aerei a maggio sono stati considerati anomali e non limitati a specifiche rotte. Il trasporto passeggeri in media è aumentato del 37,9% rispetto a maggio 2022, con i voli nazionali che hanno subito un incremento ancora maggiore del 43,9%, superando addirittura quelli intercontinentali, che si sono fermati al 36,8%. Questo dato dimostra che la scusa dell’aumento dei costi del carburante non regge e che si tratta di speculazioni.
Il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, ha sottolineato che la riunione della commissione per il monitoraggio dei prezzi fissata per il 20 luglio arriva troppo tardi, definendola “a dir poco tardiva persino per la moral suasion”. Dona ha esortato l’Antitrust a intervenire per contrastare eventuali abusi di posizione dominante da parte delle compagnie aeree.
L’associazione Codacons ha addirittura presentato un esposto alla Guardia di Finanza, chiedendo ispezioni nelle sedi italiane delle compagnie aeree per verificare possibili speculazioni a danno degli utenti del trasporto aereo. Secondo il presidente Carlo Rienzi, i prezzi dei biglietti aerei sono completamente fuori controllo, con alcune rotte nazionali che possono costare quanto un volo per gli Stati Uniti. I prezzi medi sono aumentati di oltre il 50% rispetto all’anno precedente, nonostante i costi dell’energia siano diminuiti e i prezzi del carburante per il trasporto aereo siano calati del 20%.
L’Osservatorio nazionale Federconsumatori ha anche rilevato che la convenienza dei vettori low-cost rispetto alle compagnie tradizionali si è ridotta fino a scomparire. I prezzi delle compagnie low-cost sono diventati mediamente più cari del 8
% sulle tratte nazionali e del 22% sulle tratte internazionali rispetto alle compagnie di linea.
Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio, il costo medio di un volo è aumentato del 26,3% rispetto all’anno precedente, con picchi del 54% sulla tratta nazionale Milano-Olbia e del 52% sulla tratta internazionale Milano-Londra.
L’aumento significativo dei prezzi dei biglietti aerei ha sollevato preoccupazioni tra gli utenti del trasporto aereo e le associazioni dei consumatori. La situazione ha spinto l’Antitrust ad aprire un’istruttoria sulle tariffe dei voli da e per la Sicilia, in risposta a un esposto presentato da Codacons.
Le compagnie aeree chiamate a fornire spiegazioni entro dieci giorni dovranno affrontare l’indagine del Garante per la sorveglianza dei prezzi e confrontare i dati forniti con quelli già disponibili. Nel frattempo, le associazioni dei consumatori continuano a sollecitare interventi immediati per contrastare gli aumenti ingiustificati dei prezzi e garantire tariffe più accessibili per i viaggiatori.