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Aumento delle espulsioni di migranti irregolari e “pericolosi”: nuovi provvedimenti del Governo previsti a settembre

Roma, 16 agosto 2023 – Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha annunciato l’intenzione del governo di varare un decreto a settembre per intensificare il numero delle espulsioni di migranti dal paese. L’annuncio è stato fatto in concomitanza con la pubblicazione dei dati sulla sicurezza del paese nel giorno di Ferragosto. Secondo il Ministro, l’obiettivo principale di questa azione è rafforzare il sistema di sicurezza nazionale attraverso un aumento delle risorse finanziarie e delle assunzioni nel settore.

In un’intervista concessa a Il Messaggero, Piantedosi ha dichiarato: “Contiamo di fare un provvedimento entro settembre di rafforzamento del sistema della sicurezza con maggiori assunzioni e maggiori risorse finanziarie.” Egli ha inoltre enfatizzato l’intenzione di mettere in atto una serie di misure specifiche, tra cui un’accelerazione delle procedure di espulsione e un rafforzamento dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), dove vengono trattenuti gli immigrati irregolari in attesa di essere espulsi.

Il Ministro ha sottolineato l’importanza di concentrarsi su individui che rappresentano una minaccia per la sicurezza nazionale, evidenziando che l’aumento delle espulsioni sarà mirato principalmente a coloro che si sono dimostrati pericolosi. Al fine di implementare tali misure, il Ministero dell’Interno collaborerà strettamente con il Ministero della Giustizia per definire il testo del decreto da sottoporre all’attenzione inter-ministeriale.

L’obiettivo del governo è chiaro: approvare il nuovo decreto entro settembre, accelerando ulteriormente il processo di espulsione dei migranti irregolari. Nel corso dell’ultimo anno, il paese ha già registrato un aumento significativo del 30% delle espulsioni, e il governo punta a superare questo risultato. Tuttavia, questa decisione non è priva di polemiche e solleva alcune preoccupazioni.

I critici sostengono che un aumento delle espulsioni potrebbe portare a violazioni dei diritti umani e alla separazione di famiglie vulnerabili. Inoltre, c’è la preoccupazione che tali misure possano creare un clima di sfiducia nei confronti dei migranti, alimentando il razzismo e la xenofobia.

Dall’altro lato, i sostenitori della mossa ritengono che un controllo più rigoroso sull’immigrazione sia essenziale per garantire la sicurezza nazionale e preservare l’ordine pubblico. Essi argomentano che le espulsioni mirate a individui pericolosi possono contribuire a ridurre il potenziale rischio di attività criminali e di terrorismo.

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