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Autisti immigrati sugli autobus pubblici, le assunzioni non discriminano più

Due bandi per reclutare personale a Genova, dove per la prima volta possono candidarsi gli extracomunitari. Prima le aziende facevano valere un decreto del re

 

 

Genova – 6 novembre 2015 – Amt e Atp, le aziende che gestiscono il trasporto pubblico a Genova e provincia, cercano nuovi autisti per i loro autobus. Lo hanno già fatto altre volte, ma c’è una novità: per la prima volta anche gli immigrati potranno portare genovesi e turisti a spasso tra carrugi e riviere

Fino a un anno e mezzo fa, in Italia vigeva ancora una legge secondo la quale il personale di ferrovie, tramvie, autolinee e linee di navigazione interna in regime di concessione doveva essere necessariamente cittadino italiano. Era una norma del 1931, quando l’Italia non era nemmeno una Repubblica, contenuta in un regio decreto firmato da sua maestà Vittorio Emanuele III. 

Roba del secolo scorso? Superata? Non secondo diverse aziende di trasporto pubblico, come proprio l’Amt di Genova, che puntualmente continuavano ad applicarla. I loro bandi erano aperti solo a italiani e (gentile concessione) comunitari, per gli extracomunitari niente da fare. Bisognava rivolgersi ai tribunali per costringerle a non discriminare. 

Finalmente, nell’aprile 2014, un decreto del governo ha cancellato definitivamente il decreto del re. E così oggi anche a Genova (come spiegano il bando Amt e il bando Atp), possono candidarsi a diventare autisti anche i cittadini extracomunitari. L’importante è che abbiano in tasca, oltre alle patenti necessarie per guidare gli autobus, un permesso di soggiorno valido per lavorare. 

Stranieriinitalia.it

 

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