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Berlusconi: “Respingimenti non hanno niente di non umanitario”

"Noi non subiremo più immigrazione delle frontiere aperte"

ROMA, 28 maggio 2009 – "I respingimenti decisi dal nostro governo non hanno niente di non umanitario".

Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi che ha parlato all’assemblea annuale di Confesercenti presso l’Auditorium di Roma.

Il premier ha difeso a spada tratta la politica per fronteggiare l’emergenza clandestina, promossa dal suo governo, a cominciare dai respingimenti.
"Questo è accaduto – ha spiegato – perchè il governo precedente aveva fatto capire ai paesi orientali ed all’Africa che le nostre frontiere erano aperte. Noi non subiremo più questa immigrazione e siamo disposti ad accettare in Italia chi ha un lavoro e non chi è costretto a ricorrere al crimine per vivere”.

Secca la reazione del segretario del Pd, Dario Franceschini, che durante la registrazione di ‘Telecamere’, è tornato a criticare la politica del governo sui temi di immigrazione e sicurezza.

"Hanno coperto il fallimento delle loro politiche sull’immigrazione con iniziative d’immagine: le ronde e lo show mediatico dei respingimenti sulla pelle di poveri disgraziati”.

Il Pd, ha spiegato Franceschini, è disponibile a "a collaborare con il governo per contrastare i reati connessi all’immigrazione perchè la sicurezza è un diritto, ma non si possono prendere in giro gli elettori: respingere due barconi di disperati è uno spot elettorale dopo che hanno tagliato risorse alle forze dell’ordine per 3,5 miliardi e gli sbarchi sono raddoppiati rispetto al governo Prodi".

s.c.

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