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Berlusconi: “Sì a cittadinanza per i figli degli immigrati”

"Mi commuove sentire un ragazzo di colore che parla con un nostro dialetto". Rete G2: "Il Pdl come manterrà la promessa?"

Roma, 9 febbraio 2013 – "E' strano che le persone nate qui non possano essere cittadini italiani fino in fondo. Io sono favorevole".

Lo ha detto venerdì sera Silvio Berlusconi a 'Leader', su Rai 3, a proposito della cittadinanza italiana per i figli degli immigrati nati in Italia.  "Una delle cose che mi commuove di piu' – ha aggiunto – e' sentire un ragazzo di colore che parla con un nostro dialetto, siciliano o emiliano".

"Siamo lieti di aver appreso dell'interesse del Pdl ad una modifica della legge sulla cittadinanza più aperta ai figli degli immigrati (l. 91/92). L'apertura non e' tuttavia stata approfondita" commenta la Rete G2, una cui rappresentante, intervenuta alla trasmissione televisiva, aveva chiesto a Berlusconi cosa ne pensasse della riforma.

"Nel 2009 il Pdl presento' un disegno di legge a firma dell'on. Bertolini, che restringeva ulteriormente i criteri per ottenere la cittadinanza. Sono trascorsi anni in cui gli esponenti del Popolo della Libertà si saranno sicuramente resi conto dell'importanza di assicurare agli italiani "col permesso di soggiorno", in Italia cresciuti, stessi diritti oltre ai doveri dei loro compagni di passaporto italiano" ricorda una nota.

La Rete G2  chiede quindi "al Pdl come intende dare seguito alle affermazioni del suo leader  e aspetta di conoscere l'articolazione normativa delle aperture dichiarate".
 

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