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Boldrini: “Si volta pagina, basta criminalizzazione dei migranti”

La presidente della Camera sull'abrogazione del reato di clandestinità. "Era una bandiera, sovraccaricava il lavoro della magistratura e non fermava gli arrivi irregolari"

Roma – 3 aprile 2014 – "L'abrogazione del reato di clandestinità  è un segno di maturità del Parlamento, è la prova della volontà politica di voltare pagina rispetto al pensiero dominante degli ultimi anni che ha criminalizzato i migranti".

Così la Presidente della Camera Laura Boldrini commenta l'approvazione della legge che depenalizza l' ingresso e il soggiorno irregolare in Italia.

"Si trattava – dice – di una “legge-bandiera”: nessuno infatti è mai finito in carcere per il reato di clandestinità, per il quale era prevista una semplice ammenda. Una legge che ha invece avuto pesanti ripercussioni sul lavoro della magistratura, inutilmente sovraccaricata di fascicoli. Se il provvedimento voleva essere un deterrente contro gli arrivi irregolari, i numeri dimostrano il suo fallimento".

Con il testo votato ieri, sottolinea ancora Boldrini, "si incentivano inoltre le misure alternative al carcere, con l’obiettivo di far fronte alla gravissima condizione di sovraffollamento. E’ un modo per rispondere ai ripetuti richiami del capo dello Stato, oltre che della Corte Europea dei diritti dell’uomo che ha definito la nostra condizione carceraria "disumana e degradante".

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