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Bologna celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato 2025: eventi, arte e impegno per l’accoglienza

Roma, 14 giugno 2025 – Dal 14 giugno al 3 luglio, la città di Bologna si fa promotrice di un messaggio forte e condiviso: accogliere, integrare, partecipare. In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2025, il capoluogo emiliano propone un ricco calendario di eventi diffusi sul territorio, tra incontri, mostre, proiezioni cinematografiche e laboratori partecipativi, promossi dal Comune di Bologna insieme alle realtà del terzo settore e al Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI).

Il cuore dell’iniziativa

L’appuntamento centrale è previsto per venerdì 20 giugno alle ore 21 presso il Parco della Montagnola, dove andrà in scena “La Zona Blu”, un reading teatrale ideato dalla compagnia Kepler 452. L’opera è stata concepita a bordo della nave Sea-Watch 5, durante una missione di salvataggio nel Mediterraneo, e porta sul palco le storie vere di chi affronta il mare per cercare una nuova possibilità di vita.

Un messaggio contro l’indifferenza

La Giornata Mondiale del Rifugiato, istituita dalle Nazioni Unite nel 2000, è un’occasione per riflettere sull’importanza di proteggere chi fugge da guerre, persecuzioni e violenze. Bologna, città da sempre sensibile al tema, rinnova il suo impegno verso un’accoglienza comunitaria, fondata sulla partecipazione attiva e sull’inclusione sociale.

Anche quest’anno, l’identità visiva dell’iniziativa è stata affidata al progetto Poster for the City, realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti. L’opera scelta è firmata da Valeria Fumanelli: una frase simbolica – “Dopo tanta sofferenza la meta non può essere l’indifferenza” – appare scolpita nella sabbia del deserto, come a voler dare voce a chi attraversa luoghi estremi per cercare dignità e futuro.

Una città che ascolta e accoglie

Attraverso questa iniziativa, Bologna dimostra che l’integrazione è un processo culturale, fatto di dialogo, arte, testimonianze e presenza sul territorio. Celebrare la Giornata del Rifugiato non è solo un gesto simbolico, ma un atto concreto per costruire una società più equa, che sappia mettere al centro le persone, nonostante le loro origini, sofferenze o percorsi di vita.

In un tempo in cui l’indifferenza rischia di diventare la regola, Bologna sceglie di stare dalla parte di chi ha bisogno, rendendo ogni rifugiato non un numero, ma una voce, una storia, una possibilità.

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