Stefano Camilloni
A Bologna fervono i preparativi per la Terza Giornata per la libertà e i diritti dei Migranti, che si terrà in Piazza dell’Unità il 20 aprile.
Per il terzo anno consecutivo i migranti di Bologna e provincia si preparano a una grande giornata di festa, di denuncia e di partecipazione in cui dar voce al loro protagonismo, per far sentire pubblicamente la propria presenza e gridare le loro richieste.
Nata da un esperimento tre anni fa, la Giornata dei Migranti ha visto crescere la partecipazione e l’attenzione intorno a sé. “Stretti tra la criminalizzazione e il ricatto costante del contratto di soggiorno per lavoro – spiegano gli organizzatori -, in questi anni noi lavoratori e lavoratrici migranti abbiamo lottato in prima persona contro la legge Bossi-Fini, contro il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, per la chiusura dei centri di detenzione e per l’abolizione del protocollo delle Poste. Lo abbiamo fatto abbattendo gli steccati tra le comunità e le culture, unendoci nella lotta comune per conquistare giustizia e libertà”.
“Una lotta che non si è mai interrotta e che rilanciamo – ribadiscono – , una lotta per il rispetto e la libertà ancora più urgente oggi, perché per noi migranti non si profilano tempi buoni”.
Questo percorso ha prodotto numerose iniziative, presidi e manifestazioni di protesta. Ora, dopo due affollate assemblee tenute al centro Zonarelli nelle scorse settimane, gli immigrati raccolti intorno al Coordinamento Migranti di Bologna daranno vita ad una giornata di festa e rivendicazione. Per un giorno intendono trasformare la loro rabbia in festa e rendere piazza dell’Unità la piazza dei migranti. Sarà uno spazio aperto a tutti coloro che vorranno ascoltarli, unirsi alla loro lotta e partecipare alle iniziative ludiche. Al mattino, con il primo torneo di Basket migrante dedicato alle seconde generazioni, al pomeriggio, con musica e balli fino a sera.
