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Bonanni (Cisl): “Non confondere sicurezza e accoglienza”

Il sindacato porta in piazza immigrati e poliziotti. "Cittadinanza alle seconde generazioni" Roma – 10 ottobre 2009 – "Siamo preoccupati dal tentativo di confondere i problemi dell’accoglienza con quelli dell’ordine pubblico, come se immigrazione debba corrispondere a disordine e criminalità. Si alimenta così una sottocultura pericolosa che si rivolge solo alla pancia del Paese, spinta a mobilitarsi solo contro lo straniero e il diverso".

Così il leader della Cisl  Raffaele Bonanni, dal palco della manifestazione promossa oggi a Roma insieme al sindacato di polizia Siulp  e  all’Associazione nazionale oltre le frontiere (Anolf). Un  evento che riunisce immigrati e poliziotti,  il tema dell’integrazione a quello della  sicurezza, come sottolinea lo slogan ‘Non c’e’ integrazione senza diritti, doveri, lavoro dignitoso e sicurezza’.

Bonanni auspica "un tavolo istituito dal governo che metta insieme le forze sociali e quelle politiche rappresentate in parlamento". E i manifestanti (30mila secondo gli organizzatori) chiedono di mettere al centro i diritti di cittadinanza, indispensabile "se si vuole garantire integrazione e quindi sicurezza".

La Cisl loda anche la proposta bipartisan di riforma della cittadinanza. “Noi, chiediamo che sia riconosciuta la cittadinanza ai figli degli immigrati che nascono in Italia, come avviene in quasi tutta Europa e negli Stati Uniti. Bisogna riconoscere pieni diritti – aggiunge Bonanni – a quelle persone che da noi lavorano, pagano le tasse e i contributi, creano ricchezza".

Secondo il segretario confederale Liliana Ocmin, responsabile delle politiche per l’immigrazione, “dobbiamo far sì che le cosiddette seconde generazioni si vedano riconosciuto il diritto alla cittadinanza. Questi giovani racchiudono in loro il valore delle identità e della multicultura per eccellenza”.

“Per scelta o per destino – sottolinea Ocmin – sono nati e cresciuti oltre che con i valori dei Paesi di provenienza dei loro genitori, anche con quelli di un Paese che deve garantire uguali diritti e pretendere uguali doveri nel rispetto della legalità e delle leggi dello Stato".

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