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Bonanni (Cisl): “Non si fa nulla contro il lavoro nero”

"E’ la struttura portante non solo economica ma anche di potere presente in Calabria" Reggio Calabria, 19 gennaio 2010 – "Dietro il lavoro nero e fenomeni come Rosarno c’è una volontà della mafia di vincere ogni operazione, come dominus della situazione che c’è. Chiediamo lo sforzo di tutti perchè questa piaga finisca e chiediamo uno sforzo umanitario degli organi dello Stato nei confronti di costoro. Si parla di giustizia ma non si fa nulla per questa situazione di illegalità, per queste persone che vivono in una situazione gravissima. Vengono schiavizzate e sfruttate oltre ogni modo".

Lo ha detto Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, arrivando questa mattina a Reggio Calabria per un convegno sulla legalità al quale sta partecipando il ministro dell’Interno Roberto Maroni. "Non si fa nulla – ha aggiunto – contro il lavoro nero che è la struttura portante non solo economica ma anche di potere presente in Calabria, rappresentata dalla criminalità".

Il sindacalista ha parlato poi di un altro caso simile successo a Foggia. "Sparirono polacchi e nessuno sa che fine hanno fatto. Dalle indagini che abbiamo fatto noi erano persone schiavizzate che si ribellarono e sparirono. E’ una storia purtroppo drammaticamente di routine. Ecco perche’ – ha detto ancora Bonanni – chiediamo una commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno".

"Chiediamo – ha concluso il segretario della Cisl – di applicare la legge sulla tratta delle persone, una norma recente di questa Repubblica. Chiediamo un confronto forte con il governo sulla condizione del lavoro nero e un confronto con gli imprenditori per capire il da farsi fino in fondo -ha concluso- sull’aspetto contrattuale per evitare simili drammi".

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