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Bonetti: “Legge sulla cittadinanza non diventi una bandierina per le amministrative”

Roma, 12 agosto 2021 – “Oggi il Paese deve fare un passo in avanti. Se vogliamo ripartire dobbiamo tutti lavorare affinché questo accada: questo è la cittadinanza. L’occasione è favorevole, perché proprio ora stiamo ricostruendo il nostro essere noi, comunità. Le Olimpiadi sono state un esempio”.

Queste le parole della ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, sul tema dello Ius soli in un’intervista su Repubblica.

“Il Governo sta dando prova di sapere accompagnare tutti i processi di sintesi per fare davvero avanzare il Paese, ma le regole le deve scrivere il Parlamento. Un’iniziativa parlamentare sulla cittadinanza già c’era. Si era trovata una mediazione alla Camera nel 2015, premier Renzi, e poi si è bloccata al Senato. Adesso il Governo può aiutare, però sono le Camere a dovere riprendere la proposta”, sottolinea.

Per Bonetti “il modello è lo Ius culturae, perché la cittadinanza si costruisce attraverso l’educazione. Quando le forze politiche procedono per veti reciproci, il risultato è la stasi. I partiti esistono per fare politica e la politica deve dialogare per dare risposte ai bisogni dei cittadini”.

Infine un appello: “la legge sulla cittadinanza non diventi una bandierina per le amministrative né a destra né a sinistra. Non si sacrifichi qualcosa di così importante per il consenso elettorale”.

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