Molte richieste per il contributo destinato ai nuclei meno abbienti. Boeri (Inps): “Aumentati i poveri in Italia”
Roma – 20 maggio 2015 – Sono già 15 mila le domande per il bonus bebè, il contributo che può arrivare a 160 euro al mese per tre anni per bambini nati o adottati a partire dal 1 gennaio 2015.
La possibilità di presentarle si è aperta solo l’11 maggio, dopo mesi di ritardo. Le neomamme e i neopapà non si sono fatti attendere, come conferma il dato reso noto ieri dal presidente dell’Inps Tito Boeri durante un’audizione in Parlamento.
Boeri non ha detto quante di quelle domande sono state presentate da immigrati, ma si è soffermato anche sugli effetti della crisi economica in Italia. Ha ricordato, ad esempio, che la “percentuale di famiglie che si trovano sotto la soglia di povertà è salita dal 18 al 25%, da 11 a 15 milioni”.
Il bonus bebè è destinato alle famiglie meno abbienti, che hanno un Isee non superiore a 25 mila euro. Spetta anche ai cittadini comunitari e a quelli extracomunitari titolari di un permesso per soggiornanti di lungo periodo (carta di soggiorno), per asilo o per protezione sussidiaria.
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