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Boom di lettori (+ 150%) per i siti in lingua di Stranieri in Italia

Il 2011 si è chiuso con trecentomila visitatori e un milione di pagine viste al mese. In arrivo i siti per le comunità cinese,  pakistana, bangladese e srilankese

Roma – 9 gennaio 2012 – La sete di informazione degli immigrati non va in crisi, ma continua ad aumentare a ritmi vertiginosi.

Lo dimostrano i numeri raggiunti dagli undici siti in lingua del gruppo Stranieri in Italia, dedicati ad altrettante comunità immigrate, che affiancano le nostre tradizionali testate cartacee. Il 2011 si è chiuso con una media mensile di trecentomila visitatori e un milione di pagine viste, una platea di lettori cresciuta del  150% in un anno.

Ogni giorno trovano online notizie di attualità, guide legali, storie, personaggi ed eventi della comunità. E così Gazetaromaneasca.comNaszswiat.net, Gazetaukrainska.com, Shqiptariiitalise.com, Africa-news.eu, Alitaliya.net, Punjabexpress.info, Akoaypilipino.eu, Africanouvelles.com, Expresolatino.net e Agoranoticias.net fanno il pieno di contatti.

Cliccando tra un sito e l’altro si scopre un panorama vario quanto il mondo, ma la missione è unica: informare quotidianamente chi vive in Italia. Sfruttando tutte le potenzialità di internet e dei social network e utilizzando la lingua d’origine dei lettori, perché è quella che capiscono meglio e che li fa sentire “a casa” anche quando racconta o spiega un Paese nuovo.

“Festeggiamo questo grande successo, siamo contenti, ma naturalmente non ci fermiamo qui. Tra i nuovi cittadini c’è una crescente domanda di informazione in lingua e per il 2012 puntiamo almeno a eguagliare il record di crescita dello scorso anno” commenta Gianluca Luciano, amministratore delegato di Stranieri in Italia.

Altri lettori arriveranno anche grazie alle novità che bollono in pentola.  “Presto – anticipa Luciano –  saranno online altri quattro  siti lingua dedicati alle comunità cinese,  pakistana, bangladese e srilankese, un potenziale pubblico mezzo milione di persone ignorato dai media italiani. Vogliamo informare tutti, uno a uno, nessuno escluso”.

 

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