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Borghezio copia Wilders: “Un sito web anti-immigrati”

Servirà a “segnalare fatti e comportamenti di rilievo inerenti gli extracomunitari. Uno spazio per esprimersi e, perché no, potersi sfogare senza l’occhiuto controllo della censura”. “Garantito l’anonimato”, caso mai scattasse qualche indagine per razzismo…

Roma – 14 febbraio 2012 – Per San Valentino i leghisti pensano al primo amore e vogliono regalarsi un sito web anti-immigrati. Evidentemente stanchi di sparare a zero nei siti degli altri, inaugureranno uno spazio online dove chiunque ce l’ha con i cittadini stranieri possa vomitare segnalazioni e insulti sicuro di trovare un pubblico compiacente.

È l’iniziativa annunciata oggi da Mario Borghezio, l’eurodeputato che la pensa come il killer di Olso e Utoya, e Max Bastoni, consigliere comunale a Milano e cofondatore dei Volontari Verdi, le ronde leghiste.

Niente di originale, perché qualche giorno fa un sito in cui si chiede di segnalare i “fastidi” causati da immigrati dell’est è stato lanciato in Olanda da  Geert Wilders, leader del Partij voor de Vrijheid, suscitando moltissime polemiche per la sua impronta xenofoba. La Commissione Europea lo ha già condannato e gli ambasciatori di dieci Paesi dell’ Europa Orientale hanno protestato col governo olandese.

I due leghisti, però, parlando di “esempio positivo”, da importare. “È assolutamente indispensabile – dicono – un sito che dia la possibilità a tutti i cittadini di segnalare fatti e comportamenti di rilievo inerenti gli immigrati extracomunitari. Troppe situazioni negative o, quantomeno, censurabili rimangono,per vari motivi, prive di adeguati riscontri e formali denunce sia alle competenti autorità, sia alla stessa opinione pubblica, perché filtrate dai mass media sottoposti alla dittatura del politicamente corretto”.

Borghezio si aspetta “un mare di segnalazioni provenienti da città, paesi, frazioni e quartieri del nostro territorio in cui è maggiore e più pericolosa la presenza di un’immigrazione irregolare e/o clandestina. La ‘maggioranza silenziosa’ di coloro a cui finora non è stato possibile aver voce per denunciare i fatti, i comportamenti e i guasti sociali ed economici, in una parola il volto negativo di certa immigrazione, troverà finalmente uno spazio per esprimersi e, perché no, potersi sfogare senza l’occhiuto controllo della censura che si abbatte inesorabilmente sulle opinioni sgradite alla cultura dominante”.

“Questo sito, che chiameremo ‘l’altro volto dell’immigrazione’ sarà quindi uno spazio di libertà aperto alla collaborazione di tutti, uomini e donne delle forze dell’ordine ovviamente compresi, ai quali garantiremo l’anonimato” assicura Bastoni. Ed è una precisazione importante. Troppo sconsiderato firmare con nome e cognome sfoghi che a qualche Procura potrebbero sembrare istigazione al razzismo.

Elvio Pasca

 

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