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Borghezio: “Boldrini vada in Africa, se prende l’Ebola mi scuso”

L'europarlamentare della Lega: "Vada a dispensare la sua umanità tra gli infettati". "Sono tutti radical chic, facce di m. dell'ipocrisia antirazzista, non hanno mai rischiato nulla"

Roma -10 ottobre 2014 – "Ah, ma come? Non e' gia' la' in mezzo ai malati di Ebola ad aiutare? Davo per scontato che fosse gia' partita per l'Africa a dispensare tutta la sua umanita' tra gli infettati".

E ancora: "Spediamo la Boldrini giu' tra i contagiati a fare il suo mestiere di eroina dei piu' deboli… Se poi si infetta, saro' il primo a chiedere scusa e a ritirare tutte le battutacce che ho detto negli anni su di lei, ma non penso proprio di correre questo rischio perche' siamo di fronte a una classe politica ipocrita, di quelli che a casa loro non ne hanno mai accolto nemmeno uno degli immigrati o dei perseguitati del Terzo Mondo".

Parole dell'europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio, intervenuto questa mattina al talk show "KlausCondicio" di Klaus Davi, in onda su You Tube.

"Parliamoci chiaro: tutti questi radical chic, queste facce di merda dell'ipocrisia antirazzista – prosegue Borghezio – che si vanta di condannare una battuta verbale, questi uomini dal solidarismo di facciata, compresa la Boldrini, con carriere costruite su questa ideologia, su queste basi terzomondiste di un altro posto, non hanno mai rischiato nulla, per cui figuriamoci se vanno a curare o anche soltanto ad alimentare i malati di Ebola. Non corrono certo questo pericolo".

Nel corso dell'intervista, infine, Borghezio auspica  anche Joseph Blatter sia spedito in Africa ad aiutare le popolazioni colpite dal virus Ebola. "Io penso che sia doveroso che il presidente della Federazione Internazionale Gioco Calcio ci vada, magari accompagnato dai suoi piu' stretti collaboratori. Quelli che hanno condannato Tavecchio per la sua frase pseudo-razzista siano solidali: partano subito per la Liberia o la Nigeria, dove c'e' l'Ebola".

"E' facile- conclude Borghezio –  stigmatizzare Tavecchio per una battuta e poi nascondersi dietro un dito e dimostrare che si ha paura di andare in Africa quando c'e' un pericolo reale e ci sarebbe bisogno della solidarieta' di tutto il mondo. Quando si hanno posizioni cosi' ferme sulla solidarieta' e il razzismo, bisogna essere coerenti".

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