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Bossi: “Voto agli immigrati? Fini può suicidarsi come vuole”

La replica di Fini:"Suicidio è negare i diritti" Paesana (Cuneo), 12 settembre 2009 – "Ognuno può suicidarsi come vuole".

Lo ha detto il leader del Carroccio Umberto Bossi, rispondendo ad una signora che in piazza a Paesana, ultima tappa della prima giornata di festa dei popoli padani, lo ha interpellato direttamente sul presidente della Camera Gianfranco Fini.

"Dare il voto agli immigrati non e’ quello che vuole la gente – ha aggiunto Bossi – Fini ha fatto la scelta sbagliata noi preferiamo stare con la gente".

LA REPLICA DI FINI
"Lo dico all’amico Bossi: negare i diritti degli immigrati, accanto all’esigenza di pretendere il rispetto dei doveri, non è un suicidio politico ma un suicidio della ragione". L’ex leader di An ha ribadito che "solo con il riconoscimento di precisi diritti si può davvero puntare all’integrazione degli immigrati".

E venendo alla normativa sulla sicurezza e alle polemiche sui migranti, Fini ha riconosciuto: è vero "che il diritto al respingimento è previsto dalla normativa internazionale, ma il diritto all’asilo, previa precisa verifica, è sancito dalla Carta fondamentale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite. Sono due aspetti che vanno tenuti nella medesima considerazione. La verifica del diritto d’asilo – ha insistito Fini – è uno dei diritti universali".

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