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Brescia: “Con lo Ius Scholae diamo valore al lavoro della scuola e rafforziamo il senso di appartenenza dei ragazzi al nostro Paese”

Roma, 24 giugno 2022 – “Riconoscere la cittadinanza ai figli di stranieri che hanno frequentato cinque anni di scuola nel nostro Paese significa riconoscere la realtà. Chiunque abbia dei figli e li porti a scuola si rende perfettamente conto di come la società sia cambiata ed è difficile dire che i ragazzi che studiano e crescono insieme ai nostri figli non sono italiani. La legge del 1992 che regola oggi la cittadinanza è nata vecchia. Siamo in ritardo di decenni”.

Questo il commento di Giuseppe Brescia (M5S), presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera e relatore del provvedimento, intervenendo a Che giorno è su Radio 1.

“Con lo ius scholae diamo valore al lavoro della scuola e rafforziamo il senso di appartenenza di tutti questi ragazzi al nostro Paese. Chi sostiene questa legge deve mantenere l’impegno di arrivare fino in fondo. Abbiamo affrontato in commissione tantissime ore di ostruzionismo e siamo convinti di arrivare al traguardo. A chi dice che è inopportuno trattare questo tema ora, rispondo che è sempre il momento giusto di occuparsi di diritti. Sappiamo che la maggioranza degli italiani vuole questa legge e sono favorevoli anche molti elettori dei partiti che oggi si oppongono. Su queste questioni è importante una buona informazione” – ha concluso Brescia.

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