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Brescia, immigrati ancora sulla gru

Turco (Pd): "Serve buon senso, preservare la loro incolumità"

Roma – 11 novembre 2010 – E’ sceso dalla gru uno dei sei immigrati che dal 30 ottobre protestano nel cantiere della metropolitana a Brescia per la regolarizzazione. L’uomo, indiano, è stato accompagnato in questura.

Sulle sue condizioni di salute si è espresso il questore di Brescia, Bruno Vincenzo, che ha rassicurato sulle condizioni dell’immigrato. Il questore ha aggiunto che dopo aver ricevuto le giuste cure, l’uomo dovrà rispondere della sua posizione.
 
Intanto sulla gru prosegue la protesta da parte dei cinque immigrati rimasti che dopo la mediazione di lunedì da parte del responsabile della diocesi per l’immigrazione, padre Mario Toffari,  hanno accettato gli aiuti di acqua e cibo offerti dai pompieri.
 
Sulla situazione degli immigrati che dura da tredici giorni, si è espressa anche Livia Turco, responsabile per le politiche sociali e dell’Immigrazione per il Pd, che ieri ha lanciato un appello alle istituzioni affinché “le forze politiche e sociali si adoperino per scongiurare un esito drammatico a Brescia. La protesta degli immigrati, ormai da più di dieci giorni su una gru, deve trovare al più presto una soluzione.”
 
“Basta con il muro contro muro – ha aggiunto la deputata Pd-  ora è indispensabile preservare l’incolumità di queste persone. Ci rivolgiamo al buon senso di tutti perché si risolva subito e nel modo più giusto questa delicata situazione”. 
 
Collegato alla protesta degli immigrati sulla gru di Brescia, sarà il corteo in programma sabato a Bologna. La manifestazione è la stessa che  che lo scorso primo marzo ha portato in piazza migliaia di persone per lo sciopero dei lavoratori stranieri contro il razzismo e la legge sull’immigrazione Bossi-Fini. 
 
Mentre questa sera alle 21 si terrà un’assemblea cittadina, presso il centro sociale Tpo,  a cui parteciperà anche il segretario della Fiom di Bologna, Bruno Papignani. 

Marco Iorio
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