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Brescia: Polemiche per i vigili sui bus degli immigrati

Cisl: "Iniziativa senza una seria necessità"

Roma – 21 ottobre 2010 – Vigili urbani armati che vigileranno su alcune linee degli autobus di Brescia. Guarda caso proprio le linee più utilizzate dagli immigrati.

Il vice sindaco Rolfi insieme al comandante della polizia, Roberto Novelli, e il presidente di Brescia Trasporti, Andrea Gervasi, ha ufficialmente presentato il progetto che ha come obiettivo “promuovere la sicurezza e combattere chi non paga il biglietto”. 

La scelta di prevedere stabilmente la presenza dei vigili o bordo delle linee 3 , 9, 11, 12 e 13; nasce dalla “riuscita sperimentazione estiva  che è piaciuta sia agli utenti che agli autisti”  in cui si era già provato a utilizzare i vigili per queste linee bus.

Secondo Rolfi chi utilizza i bus sarà rassicurato dalla presenza dei vigili urbani che fungeranno da deterrente contro chi non paga, i maleducati e i danneggiatori dei mezzi pubblici. Inoltre, il presidente di Brescia Trasporti, memore dello scandalo estivo degli "UFO" (clicca per leggere articolo precedente) ha specificato come la scelta delle linee bus è stata fatta perché “sono quelle maggiormente frequentate e dove è maggiore l’evasione del pagamento del biglietto”.

Tralasciando di ricordare come le linee prese in considerazione dall’iniziativa sono proprio quelle più utilizzate dagli immigrati  e dagli studenti, la decisione lascia più di qualche dubbio. Perplessità sollevate anche dalla Cgil, dove Damiano Galletti e Stefano Malogiorgio hanno denunciato a Repubblica come “il controllo dei biglietti è svolto efficacemente dal personale predisposto a bordo dei bus” e che sugli autobus non è stato mai riscontrato un clima di violenza tale da suggerire la presenza delle forze dell’ordine, per giunta armate. Tutte considerazioni che, secondo gli esponenti Cgil, non rappresentano “una seria necessità” per giustificare tale iniziativa.

Il dubbio allora rimane lecito: se volevano solo combattere l’evasione perché non hanno potenziato solo i controllori di bordo?

Marco Iorio

 

 

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