Fischi e ululati contro i giocatori neri rovinano la finale di Supercoppa tra Juventus e Lazio. La società biancoceleste sanzionata
Roma – 19 agosto 2013 – Il razzismo negli stadi non va in vacanza, e con la ripresa della stagione calcistica torna a farsi sentire.
È successo ieri sera a Roma, negli ultimi minuti della finale di Supercoppa italiana tra Juventus e Lazio. Dalla curva laziale si sono alzati ululati e fischi ogni volta che Pogba, Ogbonna e Asamoah, giocatori neri della squadra avversaria, toccavano il pallone.
Prima che la gara finisse è intervenuto anche lo speaker, ricordando ai tifosi che i cori razzisti sono vietati e puniti dal regolamento. "Sono degli ignoranti'', ha detto all'agenzia francese France Presse Paul Pogba. ''Ero solo contro 30mila. Quella gente si comporta così pur avendo giocatori neri in squadra: è una vera e propria mancanza di rispetto anche nei confronti dei giocatori che indossano la maglia per la quale tifano. Una situazione spiacevole ma continuo a giocare e resto concentrato sul mio lavoro".
L’arbitro Rocchi ha riportato quello che è successo nel suo referto e per la Lazio, che è stata sconfitta dalla Juventus 4 a 0, è arrivata oggi la sanzione: la curva Nord rimarrà chiusa per un turno. È la decisione del giudice sportivo Gianpaolo Tosel, "per avere suoi sostenitori, collocati nel settore dello stadio denominato “Curva Nord”, indirizzato, al 16° ed al 28° del primo tempo e continuativamente dal 20° al 43° del secondo tempo, grida e cori espressivi di discriminazione razziale nei confronti di tre calciatori della squadra avversaria".