‘CHI CONTESTA MARIO CE L’HA CON L’INTEGRAZIONE’
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Roma, 23 nov. – (Adnkronos) – ”Marcello Lippi sa bene come
gestire le risorse: e lo ha dimostrato vincendo gia’ i Mondiali di
calcio. Pero’ l’idea di avere Mario” Balotelli ”ai campionati del
mondo sarebbe davvero mettere con le spalle al muro chi crede che non
possa indossare la nostra casacca per via di un fatto meramente
biologico”. E’ quanto si legge su Ffweb Magazine, il periodico della
Fondazione Farefuturo.
Il giovane attaccante nerazzurro di origine ghanese
”tecnicamente non si discute. Fisicamente e’ mostruoso. Classe ne ha
da vendere. Sfacciataggine sotto la porta ne ha per dieci.
L’attaccante di calcio perfetto, si potrebbe dire. Pero’ un difetto ce
l’ha: e’ nero. E per giunta e’ anche italiano. No, Mario Balotelli
proprio non lo vogliono. Ma chi? I tecnici? Ma no, farebbero di tutto
per averlo. Cosi’ come i presidenti di calcio, e siamo sicuri anche,
nel privato, i tifosi che lo fischiano e lo contestano ogni domenica.
Perche’ a non volerlo sono loro: alcune frange di tifosi
(pubblicamente) ma anche altri, pero’ nel privato della propria
coscienza”.
”E’ successo sabato a Bologna, ieri a Torino, ma a dire il vero
succede in molti campi -si legge ancora- dove l’attaccante dell’Inter
(era l’unico italiano per la sua squadra in campo sabato!) mette
piede. Fischi, urla (‘Se saltelli muore Balotelli’), contro il ragazzo
di origine ghanese che, a dire la verita’, non fa nulla per farsi
piacere. Perche’ non crede di avere qualcosa da farsi perdonare.
Soprattutto se si parla del colore della sua pelle”.
”Chi lo contesta, in fondo, ce l’ha con quello
che Mario rappresenta. Ossia la dimostrazione che un ragazzo che
proviene da un altro continente – e con una storia difficile come la
sua – puo’ integrarsi con i nostri di ragazzi ed emergere. Fino a
diventare bravo quanto questi. Se non di piu’. Quello della
”generazione Balotelli” – dei nuovi italiani figli di immigrati –
del resto e’ gia’ argomento di discussione da tempo”, si legge
ancora.
”Da queste parti non e’ una novita’, tanto che ci siamo fatti
sponsor anche dalle nazionale di cricket (composta da giovani di
origine indiana o cingalese) come esempio di un’integrazione possibile
e virtuosa. E, come per il caso di Amauri, lo ripetiamo volentieri:
lotti, sudi, ti emozioni per i colori della nostra Patria? Sei pronto
a ”stringerti a coorte” per cio’ che la nostra terra rappresenta?
Sei il benvenuto -prosegue il testo-. Come Gonzalo Garcia (non sembra
tanto un nome e un cognome italiano, vero?) che ha segnato una meta’
bellissima per l’Italia (l’unica!) contro i campioni del mondo di
rugby del Sudafrica. Ebbene, nessuno lo ha apostrofato in malo modo.
Ma tutti ci siamo commossi”.
Con la convocazione di Balotelli ai Mondiali
”certo, non si risolverebbe il problema dell’intolleranza. Cosi’ come
dei problemi reali legati all’immigrazione di cui e’ giusto discutere
senza buonismi di maniera. Ma sarebbe un segnale. Anche per ricordare
a tutti che in Nazionale, per il momento quella under 21, Mario gioca
e segna. Eccome. Per carita’, nessuna pressione adesso verso il ct
della Nazionale”.
Marcello Lippi ”sa bene come gestire le risorse: e lo ha
dimostrato vincendo gia’ i Mondiali di calcio. Pero’ l’idea di avere
Mario ai campionati del mondo sarebbe davvero mettere con le spalle al
muro chi crede che non possa indossare la nostra casacca per via di un
fatto meramente biologico”.
”Nello sport come nella vita (ma lo sport vita e’) un uomo
dovrebbe essere giudicato per le proprie azioni e non per quello che
e’. E le sue azioni parlano chiaro. E’ vero, Mario Balotelli ha un
caratteraccio: e’ testardo, rissoso, bulletto. Ma allo stesso tempo e’
generoso, coraggioso e irriverente. Un talento puro. Genio e
sregolatezza insomma. Cosa c’e’, in fondo, di piu’ ”italiano” di
questo? P.S. E comunque, chissa’ che coppia sarebbe con Cassano…”,
si conclude il testo.