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Calcio. Parte il campionato, “la sfida è il razzismo”

Abete (Figc): "Le regole ci sono, tutti facciano la loro parte". Confermata la chiusura della curva della Lazio. Occhi puntati su Verona-Milan

Roma – 24 agosto 2013 – Ricomincia il campionato e l'avversario da battere è il razzismo, come ha ribadito ieri anche il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, durante la cerimonia di apertura delle serie A e B a Coverciano, 

"Abbiamo diverse sfide da vincere, a partire da quelle contro la violenza e il razzismo" ha spiegato. "Le norme ci sono, sono chiare, allineate all'Uefa. Non possiamo accettare certe cose, cosi' come vicende legate alle frodi e alle scommesse. Per fortuna il nostro mondo ha solidita' e stabilità".

"Speriamo – ha aggiunto il numero 1 della Figc – che tutti facciano la propria parte in questa stagione particolarmente importante anche perche' sara' l'anno del Mondiale".

Di razzismo ha parlato anche il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta: "Non mi piace il termine tolleranza zero ma certo va fatto un grande lavoro, certi club stanno gia' iniziando a prevenire, con l'impegno di tutti potremo vincere questa battaglia".

Il campionato inizia sotto una cattiva stella: i buuu contro i giocatori neri della Juve che si soono sentiti domenica scorsa durante la finale di SUpercoppa. Propria a causa di quei cori razzisti, domani la curva della Lazio rimarrà chiusa.

Ieri la Corte di Giustizia della Figc ha respinto il ricorso presentato dalla società biancoceleste, confermando la sanzione decisa dal giudice sportivo. Domani i giocatori laziali indosseranno in campo una maglia con slogan e logo antirazzisti scelti online dai tifosi.

Occhi puntati, oggi, su Verona, dove Hellas ospita il Milan per la prima partita di campionato e si temono insulti per Mario Balotelli. Il sindaco Tosi Flavio Tosi nei giorni scorsi ha criticato il giocatore ("sarebbe meglio se provocasse un po' meno"), riconoscendo però che "potrebbe diventare davvero un grande protagonista della lotta contro la piaga del razzismo".

Sul tema è intervenuto ieri anche l'allenatore della Juventus, Antonio Conte: "Purtroppo in Italia di razzismo nel calcio si parla tanto ma non si fa niente. Tutti possiamo fare molto, anche i giornalisti, smettendo di dare evidenza a pochi imbecilli. Ci sono cori razzisti? Si chiuda la curva a prescindere di quale curva sia".
 

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