La Figc limita gli ingressi per tutelare i vivai. Solo un tesseramento dall’estero per squadra
Roma – 2 luglio 2010 – Il flop degli Azzurri in Sudafrica fa diventare il calcio italiano più protezionista.
Il consiglio della Federazione Italiana Giuoco Calcio ha approvato oggi la riduzione da due a uno del numero di calciatori extracomunitari che le società possono far arrivare dall’estero ogni stagione, e sempre a patto che chi arriva rimpiazzi un altro giocatore extraue ceduto. La regola vale solo per i primi ingressi, non ci sono invece limiti sui giocatori extraue che hanno già giocato qui almeno una stagione.
Con la decisione di oggi la Fgic vorrebbe valorizzare i vivai nazionali, come richiesto, tra gli altri, dall’Associazione Italiana Calciatori. “Bisogna avviare una politica che limiti gli stranieri” chiedeva stamattina il presidente dell’Aic Sergio Campana, mentre è stato il vicepresidente Leonardo Grosso ad annunciare che ”la riduzione da due a un extracomunitario tesserabile è passata anche se la Lega di Serie A [che rappresenta le società n.d.r.] non era d’accordo”.
“Questa decisione lascia l’amaro in bocca e non risolve il problema” ha commentato Maurizio Beretta, presidente della Lega Calcio di Serie A. “Non condividiamo questo approccio, perchè il mercato e’ gia’ aperto e si rischia di creare problemi a diverse società. Gli extracomunitari, tra l’altro riguardano quasi esclusivamente proprio i club del massimo campionato”.
EP