Roma, 13 novembre 2023 – Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha recentemente espresso forti critiche nei confronti dell’accordo sui migranti tra Italia e Albania che, secondo lui, non solo non viola il diritto internazionale, ma è anche definito come “demenziale”. Calenda ha sottolineato che l’accordo prevede il trasferimento di circa tremila migranti su centocinquantamila in Albania, un’operazione che comporterebbe notevoli sforzi da parte delle forze di sicurezza italiane e costi eccessivi.
La questione chiave, secondo Calenda, è che l’Albania ha minacciato di rimandare in Italia i migranti se non si riuscirà a effettuare il rimpatrio da parte italiana. Attualmente, l’Italia riesce a rimpatriare solo circa 4 mila migranti su 150 mila, evidenziando un divario significativo tra le aspettative e la realtà delle operazioni di rimpatrio.
Calenda ha enfatizzato che l’accordo sembra essere una mossa politica per spostare l’attenzione sull’immigrazione, senza affrontare adeguatamente il problema. Ha dichiarato che tali provvedimenti non servono a nulla se non a generare un dibattito superficiale, soprattutto in vista delle elezioni europee. Tuttavia, Calenda ha avvertito che questa strategia potrebbe trasformarsi in un “boomerang”, portando conseguenze indesiderate.
In conclusione, le critiche di Carlo Calenda sottolineano la necessità di affrontare il tema dell’immigrazione in modo più efficace, evitando accordi che, secondo lui, non risolvono i problemi reali e possono persino peggiorare la situazione.