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Camera: approvato il Decreto sicurezza bis. Ecco cosa prevede in dettaglio sull’immigrazione

Roma, 26 luglio 2019 – L’aula della Camera ha approvato il decreto sicurezza bis con 322 sì, 90 no e un astenuto. Hanno votato a favore M5s, Lega, Fi e Fdi. Pd e Leu contrari. Il testo passa ora all’esame del Senato e deve essere convertito in legge entro il 13 agosto.

Multe da 150 mila a 1 milione di euro per il comandante della nave viola il divieto di ingresso nel mare territoriale, arresto in flagranza del capitano se non si ferma di fronte allo stop e confisca dell’imbarcazione. Sono le novità introdotte dal decreto sicurezza bis su cui oggi il governo ha ottenuto la fiducia alla Camera. Il provvedimento caro a Matteo Salvini si compone di diciotto articoli, suddivisi in due parti: la prima relativa alle nuove norme sui migranti, la seconda sull’ordine pubblico prevede una pesante stretta sulle manifestazioni pubbliche.

Ecco i punti principali sul tema immigrazione:

LIMITI ALL’INGRESSO NELLE ACQUE TERRITORIALI. L’articolo 1 prevede che il Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro della difesa e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e informato il Presidente del Consiglio, possa “limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale per motivi di ordine e sicurezza pubblica e quando si concretizzino le condizioni di cui all’articolo 19 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del Mare di Montego Bay limitatamente alle violazioni delle leggi di immigrazione vigenti. La norma non si applica al naviglio militare e alle navi in servizio governativo non commerciale.

SANZIONI ALLE NAVI ONG E ARRESTO DEL COMANDANTE. E’ prevista una sanzione amministrativa da 150 mila a 1 milione di euro per la violazione, da parte del comandante di una nave, del divieto di ingresso, transito o sosta nel mare territoriale e si applica la sanzione accessoria della confisca dell’imbarcazione.

Responsabile dell’illecito è dunque il comandante della nave mentre l’armatore e il proprietario della nave dovranno procedere al pagamento solo se non vi provvede il comandante. È previsto anche l’arresto obbligatorio in flagranza di reato nei confronti del comandante che commette un delitto di resistenza o violenza contro nave da guerra.

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