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Camera. Flussi d’ingresso: al via indagine conoscitiva su impiego degli immigrati

Saranno verificate le modalità di applicazione del principio della programmazione dei flussi, la gestione generale del fenomeno migratorio e lo stato di attuazione dei processi di integrazione degli stranieri in Italia

Roma, 3 marzo 2014 – Dieci mesi per approfondire il tema dell'impiego di lavoratori immigrati nelle attivita' industriali, produttive e agricole.

Si concludera' infatti il 31 dicembre prossimo l'indagine conoscitiva su questo tema deliberata il 25 febbraio dal Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'Accordo di Schengen, di vigilanza sull'attivita' di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione.

Nel programma si spiega che l'indagine e' stata decisa a seguito del tragico incendio verificatosi nel dicembre 2013 in una fabbrica di Prato, con l'obiettivo di ''riprendere ed implementare la breve attivita' conoscitiva che il Comitato avvio' nella precedente legislatura circa le implicazioni del frequente ricorso ad irregolari procedure di reclutamento di personale extracomunitario stagionale nelle attivita' agricole, all'indomani dei disordini avvenuti a Rosarno nel gennaio 2010''.

Il Comitato intende quindi approfondire il fenomeno dei flussi migratori in ingresso in Italia, ''attratti da poli produttivi con elevata disponibilita' di manodopera straniera, spesso clandestina o irregolare, con particolare riferimento agli accordi bilaterali con i Paesi di origine a fini di riammissione e in materia di lavoro, nonche' alla complessiva osservanza del Testo unico sull'immigrazione e sulla condizione dello straniero''.

L'indagine punta a verificare le modalita' di applicazione del principio della programmazione dei flussi, analizzare la gestione nel suo complesso del fenomeno migratorio nonche' lo stato di attuazione dei processi di integrazione, per valutare la congruita' delle attuali politiche pubbliche di accoglienza e contrasto, ma anche dei modelli di incontro tra domanda e offerta di lavoro finora seguiti.

Fitto il programma delle audizioni: dai ministri competenti ai rappresentanti diplomatici dell'Italia in Paesi stranieri e di Paesi stranieri in Italia; esponenti di organismi internazionali ed europei (Commissione europea,Commissione per le liberta' civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, Consiglio di amministrazione di Europol, Agenzia europea per i diritti fondamentali, ecc.); prefetti; enti locali; forze di polizia; enti preposti ai controlli in materia di lavoro; camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura; associazioni sindacali; associazioni di immigrati; rappresentanti di ONG.

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