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Cameron: “Attacco alla Gran Bretagna, traditi l’islam e la comunità musulmana”

Il premier inglese sul soldato ucciso a Londra: “Responsabilità ricade sugli individui. Vogliono dividerci, ci uniranno”. Tensione alta, attacchi xenofobi alle moschee

Londra 23 maggio 2013 –  "Non ci arrenderemo mai al terrorismo. Stanno cercando di dividerci, ci uniranno ancora di più". Lo ha dichiarato oggi il premier britannico David Cameron, parlando dell'assassinio di un soldato britannicocompiuto ieri a Londra.

"Non vi e' assolutamente alcuna giustificazione per questi attacchi, la cui responsabilità ricade sugli individui che li commettono", ha aggiunto il premier, sottolineando come si sia trattato di "un attacco alla Gran Bretagna ma anche di un tradimento dell'Islam, e delle comunità di musulmani che tanto danno a questo paese" e ricordando come "nulla nell'Islam giustifichi questo atto veramente spaventoso".

Dalle associazioni musulmane inglesi sono arrivate immediatamente reazioni di sdegno per l’omicidio, che secondo le prime informazioni sarebbe stato compiuto da due inglesi di origine nigeriana. Uno sarebbe il ventottenne Michael Adebolajo, nato a Londra da genitori nigeriani cristiani e convertito all’Islam nel 2001 dopo aver lasciato il college.

Il vicepremier Nick Clegg, intervenendo sull'emittente radiofonica Lbc, ha sottolineato  il “messaggio totalmente inequivocabile ed unito" partito "da un leader delle nostre comunita' islamiche all'altro" per dire che "questo e' qualcosa che esecriamo cosi' come fa chiunque altro proveniente da qualsiasi altro ambito o appartenente a qualsiasi altra religione in Gran Bretagna". Dopo l’attentato, alcuni gruppi xenofobi sono scesi in strada e due uomini sono stati arrestati mentre cercavano di attaccare le moschee di Essex e Gillingham.
 

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