Aggressione contro un netturbino a Milano. Giovane di estrema destra denunciato per lesioni e razzismo
Milano – 17 maggio 2016 – Prima l’ordine, “Guarda a terra e passa dall’altro lato”, quindi i calci e i pugni.
Brutto incontro, sabato scorso, per un netturbino di origine bengalese a Milano. Mentre spazzava un sottopassaggio tra la stazione MM di Molino Dorino e via Carlo Pisacane, si è trovato davanti D.A., 26 anni, estremista di destra residente a Cornaredo, che prima ha preteso un atto di sottomissione, poi lo ha aggredito.
La vittima si è rifugiata nel palazzo che ospita alcune redazioni del gruppo Sole 24 Ore e ha chiamato la Polizia. Quando gli agenti sono arrivati e hanno fermato l’aggressore, questo ha preso a inveire contro una donna, anche lei straniera. Portato al commissariato di Rho Pero, ha sostenuto “di essere un fascista e che a suo giudizio gli stranieri dovevano camminare a capo basso sulla sinistra lasciando il transito a destra solo agli italiani fascisti”.
Il giovane stato denunciato per lesioni personali e “per legge 205 del 25.6.1993, che prevede come reato punibile fino a tre anni di reclusione chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale o etnico”. Le botte sono costate al netturbino una prognosi di sette giorni.