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Caporalato, il punto sul Piano Triennale contro lo sfruttamento in agricoltura

​Roma, 28 luglio 2021 – “Il Piano triennale contro il caporalato e lo sfruttamento in agricoltura ha compiuto un anno. Nonostante sia stato un anno molto difficile, che ha messo tutti a dura prova, possiamo registrare e condividere alcuni importanti avanzamenti, che ci incoraggiano a fare ancora di più e meglio nei due anni di attuazione che ci restano”.  

Così il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando ha aperto ieri mattina  della riunione in videoconferenza del Tavolo Caporalato, l’organismo che riunisce istituzioni nazionali, regionali e locali, aperto anche rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro del settore agricolo e alimentare, a organizzazioni internazionali e associazioni del Terzo settore. Tutti attori coinvolti, dopo la definizione e l’approvazione del Piano, nella sua attuazione.  

Nel corso della riunione, il Ministero del Lavoro ha presentato una proposta di Linee di guida nazionali da sottoporre alla Conferenza Unificata su identificazione, protezione e assistenza alle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura, frutto dell’impegno corale del gruppo di lavoro dedicato all’azione 9 del Piano triennale. Le Linee Guida riconoscono il protagonismo di Regioni, province autonome ed Enti locali e propongono una cornice comune, che è al tempo stesso premessa indispensabile rispetto all’azione 10 del Piano, relativa alla creazione di un sistema nazionale di reinserimento socio-lavorativo che verrà sviluppata nei prossimi mesi. 

Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha ricordato gli elementi di condizionalità sociale previsti dalla riforma della Politica Agricola Comune, i cui contributi saranno legati a modelli che rafforzano diritti e condizioni dei lavoratori. Ha poi illustrato quanto previsto dal PNRR in materia di contratti di filiera e di distretto, per il rafforzamento dell’equità dei rapporti agricoli e per la tutela della legalità, e ha ricordato come l’ormai imminente recepimento in Italia della Direttiva Ue 2019/633 contro le pratiche sleali tra imprese della filiera agricola e alimentare potrà riequilibrare i rapporti di forza e la sproporzione del rischio a danno del fornitore. 

L‘Ispettorato Nazionale del Lavoro si è soffermato sulla collaborazione con l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, che tra le altre cose prevede interventi di formazione, informazione e sensibilizzazione e l’impiego di mediatori interculturali durante le ispezioni. Ha inoltre dato conto dell’attività ispettiva nel 2020 e della pianificazione delle attività nel 2021, che prevede un aumento qualitativo e quantitativo degli interventi. Le direttrici dell’attività ribadiscono l’importanza della collaborazione con il Comando carabinieri per la Tutela del Lavoro, con le altre forze dell’ordine e con l’autorità giudiziaria a partire dal contrasto al reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, un reato “sentinella” di altri. 

L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ha annunciato il prossimo avvio di un’indagine, sostenuta finanziariamente dal Ministero del Lavoro e realizzata in collaborazione con Cittalia, sulle condizioni abitative dei migranti che lavorano nel settore agroalimentare: il censimento sarà rivolto a tutti gli Enti locali e permetterà di realizzare una mappatura delle situazioni di disagio e precarietà, per ridurre il gap informativo e identificare i bisogni dei territori. Una precondizione informativa essenziale per attivare le risorse dedicate dal PNRR al superamento degli insediamenti informali e i cui risultati saranno ricondotti al Tavolo caporalato nel primo trimestre 2022. 

L’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha ripercorso, invece, i risultati della call lanciata insieme al Ministero e alla Commissione europea per raccogliere pratiche promettenti per il lavoro dignitoso in agricoltura (qui una sintesi). Tra le altre cose, emerge le necessità di dare continuità e sostenibilità agli interventi, dotarsi di dati affidabili e strumenti di monitoraggio, creare comunità di pratiche e potenziare il coordinamento a livello territoriale. La Regione Puglia e Consorzio Nova hanno presentato, infine, l’Helpdesk interistituzionale Anticaporalato, attivato un mese fa (qui maggiori informazioni) che, attraverso una piattaforma multicanale e multilingue, offre supporto legale e amministrativo, promuove i processi di emersione e facilita l’accesso ai servizi territoriali o l’inserimento nelle azioni progettuali attivate nel quadro del Piano triennale.  

Nel corso della discussione seguita alle presentazioni sono emerse considerazioni, domande e spunti che verranno affrontati nei prossimi mesi con spirito di “incontro e collaborazione tra soggetti diversi, che accorciano le distanze”, una modalità di lavoro adottata finora e la cui importanza è stata ribadita dal ministro Orlando. Appuntamento al prossimo autunno per una nuova riunione del Tavolo Caporalato.

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