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Carceri. Severino: “Detenuti marocchini scontino la pena in patria”

Verso un trattato Italia-Marocco per il trasferimento dei condannati. Il ministro della Giustizia: “Meglio espiare la pena vicino alla famiglia”

Roma – 2 maggio 2012 – Nuovi accordi per l’estradizione e per l’esecuzione della pena nel Paese di origine dei marocchini condannati in Italia. È l’auspicio espresso stamattina dal ministro della Giustizia Paola Severino durante un incontro con il ministro dei marocchini residenti all’estero Abdellatif Maazouz.

”Credo fermamente nella funzione rieducativa della pena” ha sottolineato Severino. “Un accordo bilaterale con un  Paese del Mediterraneo a noi vicino come il Marocco – ha spiegato – consentirebbe a questo gran numero di condannati di espiare la pena in prossimità del tessuto familiare e sociale di origine”.

Secondo gli ultimi dati del Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria, su 66 mila detenuti, circa 24mila sono cittadini stranieri. I marocchini sono circa 4.800, di cui 2.600 con sentenza  definitiva.

Nel pomeriggio, Maazouf è stato anche al Viminale per un incontro con il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri.    Tra i temi affrontati, spiega una nota del ministero, ”l’attuazione di progetti comuni per migliorare l’integrazione dei cittadini marocchini in Italia, la cooperazione per la gestione dei flussi migratori e per  la lotta contro l’immigrazione illegale, il contrasto alla criminalita’ organizzata e il rafforzamento del partenariato territoriale anche alla luce delle prospettive previste dalla nuova Costituzione marocchina”.

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