Ai domiciliari, si teme che inquinino le prove. Sospesi dal sindaco tutti gli indagati per il pestaggio razzista
Roma – 15 gennaio 2008 – Arresti domiciliari per quattro dei dieci vigili indagati a Parma per il pestaggio e gli insulti razzisti a Emmanuel Bonsu Foster. Secondo la procura e il giudice per le indagini preliminari c’è il rischio che inquinino le prove.
Bonsu, scambiato per il “palo” di uno spacciatore, fu fermato a fine settembre durante un’operazione antidroga in un parco. Il venticinquenne ghanese uscì dalla caserma della polizia municipale con un occhio tumefatto e una busta con su scritto “Emmanuel negro” e denunciò di essere stato percosso e umiliato per ore.
Dalla sua denuncia sono partite le indagini della procura contro otto agenti, un ispettore capo e un commissario. Le accuse sono gravissime: sequestro di persona, percosse aggravate, calunnia, ingiuria, falso ideologico e materiale, violazione dei doveri d’ufficio.
Dopo gli arresti di ieri, il sindaco di Parma Pietro Vignali ha disposto la sospensione immediata dei dieci indagati.
Elvio Pasca