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Cecilia Strada: “La proposta UE sui Paesi terzi sicuri mina diritti e democrazia”

Roma, 21 maggio 2025 – La Commissione europea ha recentemente avanzato modifiche al Regolamento sulle Procedure d’Asilo, suscitando forti critiche da parte di europarlamentari, organizzazioni della società civile e UNHCR. Tra le voci più critiche, quella di Cecilia Strada, europarlamentare del Partito Democratico, che ha definito la proposta una minaccia ai diritti fondamentali e ai principi democratici dell’Unione.

Secondo Strada, la riforma voluta dal commissario Magnus Brunner mira a introdurre espulsioni verso Paesi terzi con cui i migranti non hanno alcun legame culturale o linguistico. Un cambiamento profondo rispetto all’approccio attuale, che richiede un nesso significativo tra il richiedente asilo e il Paese considerato “sicuro”.

Particolarmente preoccupante, secondo la deputata, è il fatto che i migranti in attesa dell’esito del ricorso contro il rifiuto della loro domanda d’asilo potranno essere espulsi prima della decisione definitiva, compromettendo gravemente il diritto alla difesa e la possibilità di ottenere protezione internazionale.

Un ulteriore elemento di allarme riguarda la definizione di “Paese terzo sicuro”: la nuova proposta consente agli Stati membri di designare come sicuri determinati Paesi anche solo sulla base di accordi bilaterali, senza una valutazione indipendente o criteri uniformi. Questo meccanismo, secondo Strada, risulta opaco e facilmente manipolabile, rischiando di far passare per sicuri Paesi che non garantiscono i diritti fondamentali.

Un’ingiustificabile negazione dei più elementari diritti di difesa, la negazione di un pilastro delle nostre democrazie”, ha dichiarato Strada. “Un passo indietro per la protezione delle libertà che dovrebbero essere garantite a tutte e tutti”.

Questa nuova proposta, che arriva ancor prima dell’entrata in vigore delle norme attuali, rappresenta secondo molti un segnale preoccupante di restrizione dei diritti dei richiedenti asilo e un indebolimento delle garanzie giuridiche previste dal diritto europeo e internazionale.

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