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Centri di accoglienza e di Espulsione. Insediata la commissione d’inchiesta

I deputati indagheranno su condizioni di vita, violazioni dei diritti, efficienza  e  gestione delle strutture destinate a profughi e immigrati. Marazziti: "Un anno per capire"

Roma – 25 marzo 2015 – Migliaia di cittadini stranieri sono ospitati nei centri di accoglienza e nei centri di accoglienza per richiedenti asilo (CARA) oppure, se irregolari, sono rinchiusi  nei centri di identificazione ed espulsione (CIE).

In che condizioni si vive in queste strutture? Ci sono condotte illegali o atti che ledono i diritti fondamentali e la dignità umana? Come si sceglie chi le gestisce e come vengono amministrate? È un sistema efficiente? Ci sono sprechi e criticità sulle quali intervenire?

Per rispondere a questi interrogati, lo scorso novembre la Camera ha deciso di creare una commissione d’inchiesta composta da 21 parlamentari di maggioranza e opposizione. Potrà contare su un finanziamento di 100 mila euro e indagherà per un anno, anche avvalendosi di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria e di altri collaboratori, per poi produrre una relazione finale.

Oggi la commissione si è insediata a Montecitorio. Come presidente è stato scelto Gennaro Migliore (Partito Democratico), come vicepresidenti Mario Marazziti (per l’Italia – Centro Democratico) ed Edo Patriarca (PD), come segretari Maria Chiara Gadda (PD) ed Erasmo Palazzotto (Sinistra Ecologia Libertà).

"Finalmente nasce la Commissione d'inchiesta che avevo sollecitato e proposto con il mio disegno di legge all'indomani della tragedia di Lampedusa, che la Camera ha unificato con i disegni di legge Palazzotto e Fiano. Felice la scelta di Gennaro Migliore come presidente" dichiara in una nota Marazziti.

"Abbiamo un anno – aggiunge il deputato – per capire perché si sono create condizioni di invivibilità e per aiutare il Paese a dotarsi di un sistema di accoglienza per immigrati e rifugiati, e selezione degli aventi diritto a rimanere nel nostro Paese, all'altezza delle tradizioni di solidarietà e di rispetto della dignità umana che fanno dell'Italia la porta dell'Europa".

 

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