La commissaria europea: “La legislazione Ue prevede condizioni degne e umane. All’Italia già destinati 30 milioni, possono essere usati a Lampedusa”
Roma -22 ottobre 2013 – Bruxelles potrebbe avviare una procedura di infrazione contro l’Italia se non miglioreranno le condizioni nei centri di accoglienza per i migranti, a cominciare da quello di Lampedusa.
È l’esito prospettato dalla Commissaria europea agli affari Interni Cecilia Malmström, che due settimane fa ha visitato l’isola siciliana. “Non dimenticherò mai – dice oggi al Corriere della Sera – le centinaia di bare che ho visto a Lampedusa, o la disperazione negli occhi dei sopravvissuti. Questi tragici eventi chiedono risposte immediate a livello nazionale ed europeo”.
Malmström ricorda che i singoli Stati hanno il dovere di controllare i confini e soccorrere i naufraghi, anche con l’aiuto dei fondi Ue: . “nel 2007-2013, per esempio, l’Italia ha avuto 478 milioni per gestire i flussi migratori e dell’asilo, e 136 milioni in fondi speciali per la gestione speciale dei confini”. Parallelamente, bisogna “accrescere gli sforzi e discutere le iniziative e misure europee”, come “un’operazione estesa di ricerca e soccorso della Frontex nel Mediterraneo, da Cipro alla Spagna, diretta a salvare vite umane”.
Riguardo ai nostri centri di accoglienza, la commissaria dice che “l’Italia sta compiendo degli sforzi per migliorare la situazione generale e la Commissione Europea ha individuato fino a 30 milioni di euro aggiuntivi per sostenere Roma: credo che potrebbero essere utili anche per alleviare le condizioni nel centro di Lampedusa”.
“È mia ferma intenzione – ribadisce però Malmström- garantire che tutti gli Stati Membri attuino efficacemente la legislazione Ue, che prevede condizioni degne e umane di accoglienza per i migranti: diversamente, non esiterò a ricorrere a procedure di infrazione”.