in

Cgil, Cisl e Uil: “Serve una riforma dell’immigrazione”

I segretari dei sindacati scrivono ai parlamentari. E a Maroni chiedono un incontro su flussi  e permessi di soggiorno

Roma – 27 ottobre 2008 – Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, segretari generali dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, hanno scritto al ministero dell’Interno e ai capigruppo di Camera e Senato. A Maroni chiedono un incontro per discutere di flussi e permessi di soggiorno, al Parlamento una molto più vasta riforma dell’immigrazione.

In realtà è dallo scorso giugno che i sindacati chiedono a Maroni di discutere di immigrazione, ma fino aoggi il titolare del Viminale ha lasciato cadere l’invito nel vuoto.  Di qui la sollecitazione a un confronto,  alla luce dell’impatto che le scelte sull’immigrazione hanno “per milioni di stranieri” e per i cittadini italiani che dipendono dalla “regolarità del loro lavoro”.

I sindacati vogliono discutere di decreti flussi: quello del 2007, con i tempi lunghi per l’esame delle domande e le richieste eccedenti le quote, e quello del 2008, per quanto riguarda fabbisogno e modalità e tempo di attuazione. Ma sul tavolo ci sono anche il rinnovo dei permessi di soggiorno e la collaborazione tra Viminale e Patronati.

A deputati e senatori i leader di Cgil, Cisl e Uil scrivonoinvece che non ci si può avvalere dei benefici dell’immigrazione, “come i considerevoli versamenti dei contributi erariali e previdenziali” dei lavoratori immigrati, dimenticandosi delle loro necessità per la “fruizione dei diritti basilari” e  “un’integrazione reale”.

Ecco allora che è urgente “modificare l’attuale normativa in materia di immigrazione”. Va risolto il problema del “rinnovo del permesso di soggiorno”, così come quello delle “lente procedure per l’esame delle domande dei flussi”, o l’”inefficienza cronica” dei consolati nell’”evadere le pratiche di ricongiungimento familiare”.

 Servono poi nuove politiche per governare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, “incentivando gli ingressi regolari”, “valutando le esigenze effettive del mercato” ed “inasprendo le sanzioni” contro chi occupa lavoratori irregolari. Ma per una “piena integrazione”, i sindacati chiedono anche di dare “la cittadinanza a coloro che sono nati in Italia” e di riconoscere “il diritto di voto amministrativo” ratificando il capitolo C della convenzione di Strasburgo.

A un Parlamento che da mesi si confronta sul pacchetto sicurezza, Cgil, Cisl e Uil ricordano che le esigenze di sicurezza e ordine pubblico “investono trasversalmente italiani e immigrati” e dicono no a “soluzioni estreme come l’introduzione del reato di clandestinità”. Una norma, concludono Epifani, Bonanni e Angeletti, che andrebbe eliminata anche ricordando che in passato politica e sindacato hanno “combattuto strenuamente affinché simili misure non si perpetrassero nei confronti dei nostri connazionali al’estero”.


Leggi

La lettera a Maroni

La lettera ai capigruppo di Camera e Senato

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

È Diwali: grande festa per induisti e sikh

Khoya Laddu, un dolce tradizionale dell’India