“Appello al Governo a ripensare i provvedimenti sull’immigrazione, adottando un spirito di maggiore razionalita’ e di semplice buon senso”
Roma, 2 agosto 2011 – ”No al decreto Maroni: un vero e proprio obbrobrio giuridico”. Questo il messaggio che hanno lanciato oggi circa 300 persone nel corso del presidio promosso dalla Cgil davanti al Senato per fare ‘pressione’ contro il decreto con il quale ”il governo vuole dettare nuove norme sul rimpatrio degli immigrati irregolari e che, tra le altre cose, prevede l’allungamento fino a 18 mesi la permanenza degli immigrati nei Cie”.
Una protesta, spiega il responsabile Immigrazione della Cgil Nazionale, Pietro Soldini, che il sindacato ha promosso ”per cercare di mandare al governo e all’intero Parlamento l’ennesimo appello a ripensare i provvedimenti sull’immigrazione, adottando un spirito di maggiore razionalita’ e di semplice buon senso”.
La Cgil contesta, infatti, la politica adottata da questo governo per governare il fenomeno, ”sbagliata come dimostrano le diverse proteste in altrettanti Cie del paese”, e chiede che ”ci si doti di una rete vera di centri di accoglienza – prosegue il sindacalista – che siano degni di questo nome e che si adottino le direttive europee per dare un segnale di civilta’ e di efficienza”.