Secondo il vice presidente del Senato "Occorre una politica europea dell’accoglienza che sia coerente ed efficace" Roma, 14 giugno 2010 – "In materia di immigrazione la normativa recentemente approvata, che va sotto il nome di ‘pacchetto sicurezza’, presenta sicuramente elementi che necessitano cambiamenti profondi e miglioramenti, come ci e’ stato richiesto dal Consiglio dei Diritti Umani di Ginevra".
Lo ha detto il vice presidente del Senato Vannino Chiti, partecipando alla Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti degli Stati membri del Consiglio d’Europa a Limassol (Cipro).
"L’Italia – ha aggiunto Chiti – ha sottoscritto e ratificato le principali convenzioni esistenti in materia di divieto di discriminazione. L’ultima ratifica riguarda la Convenzione del Consiglio d’Europa contro la tratta degli esseri umani. La nostra Costituzione fonda questo orientamento e impegno: all’articolo 3 si sancisce l’uguaglianza dei diritti di ogni persona, si condanna ogni forma di discriminazione e si impegna la Repubblica a rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono concretamente l’esercizio di quella uguaglianza".
"Occorre una politica europea dell’accoglienza che sia coerente ed efficace. I singoli paesi hanno il dovere di integrare chi legalmente ci vive e ci lavora. Il diritto di sangue deve essere spazzato via e sostituito da quello del suolo. Sulla uguaglianza di diritti e di doveri tra tutti i cittadini, nati o no in una nazione, si fonda quel diritto di cittadinanza che solo puo’ dare un futuro di civiltà", ha concluso.