Al Sud la maggior presenza, con tre strutture in Sicilia Roma, 20 agosto 2010 – I Cie (Centri di Identificazione ed Espulsione), attualmente attivi in Italia sono 13. Ex "Centri di permanenza temporanea ed assistenza", poi denominati Cie con il decreto legge del 23 maggio 2008, n.92. sono strutture destinate al trattenimento, convalidato dal giudice di pace, degli stranieri extracomunitari irregolari e destinati all’espulsione. I 13 centri italiani sono suddivisi tra otto regioni: Friuli, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Calabria e Sicilia.
Al Sud la maggior presenza di Cie, con tre strutture in Sicilia (Lampedusa, Trapani e Caltanissetta), due in Puglia (Bari-Palese e Brindisi) e in Calabria (Crotone e Catanzaro,Lamezia Terme). Due le strutture anche in Emilia Romagna (Modena e Bologna). Le citta’ di Gorizia, Milano, Torino e Roma le altre in cui si trova almeno un Centro di Identificazione ed Espulsione. A Roma – Ponte Galeria il Cie piu’ capiente: 364 posti, seguito dalla struttura di Gorizia, con 248 posti e dal Cie di Lampedusa, che puo’ ospitare 200 persone. I centri di Trapani, con 43 posti e Modena, con 60 posti, e Catanzaro, con 75 posti, i meno capienti. Dall’8 agosto del 2009, con l’entrata in vigore della legge n.94 del 15 luglio 2009, il termine massimo di permanenza degli stranieri e’ passato da 60 a 180 giorni complessivi.
I centri (previsti dal Testo Unico sull’Immigrazione 286/98), si propongono di evitare la dispersione degli immigrati irregolari sul territorio e di consentire la materiale esecuzione, da parte delle Forze dell’ordine, dei provvedimenti di espulsione emessi nei confronti degli irregolari. Le altre tipologie di strutture in grado di accogliere gli immigrati sono i Cda: Centri di Accoglienza, strutture idonee a fornire il primo soccorso agli stranieri irregolari rintracciati sul territorio nazionale. In Italia, in totale sono 7, distribuiti tra Sicilia (Lampedusa e Caltanissetta), Calabria (Crotone), Sardegna (Cagliari), e Puglia (Brindisi, Bari e Foggia).
L’accoglienza nel centro e’ limitata al tempo strettamente necessario per stabilire l’identita’ e la legittimita’ della sua permanenza sul territorio o per disporne l’allontanamento. I Cara, Centri di Accoglienza Richiedenti Asilo, infine, sono strutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si e’ sottratto al controllo di frontiera, per consentire l’identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato. In Italia sono nove, di cui cinque a Trapani e uno a Caltanissetta, Foggia, Crotone e Gorizia. Con decreto del ministro dell’Interno vengono utilizzati per le finalita’ dei Centri di accoglienza per richiedenti asilo anche i Cda di Bari e Siracusa.