in

Cinque per mille: 266 milioni al volontariato

L’Agenzia delle Entrate pubblica l’elenco degli ammessi. Ecco le somme accordate a ogni associazione

Roma – 19 marzo 2010 – Dalle dichiarazioni dei redditi degli italiani arrivano duecentosessantaseimilioni di euro per il volontariato. È quanto ha fruttato la scelta del cinque per mille fatta dai contribuenti nel 2008, che è stata appena rendicontata e ripartita dall’Agenzia delle Entrate.

Il cinque per mille può essere destinato a volontariato, enti di ricerca scientifica o  sanitaria e associazioni sportive dilettantistiche, ma anche nel 2008 al volontariato è andata la fetta più grossa, che viene adesso distribuita tra  le associazioni, in molti casi attive anche sul fronte dell’immigrazione. In fondo alla pagina trovate il link agli elenchi con le associazioni e le somme spettanti ad ognuna di esse.


Il decreto mille proroghe dà inoltre una nuova chance alle associazioni escluse per inadempienze nella procedura di iscrizione (mancata o tardiva presentazione della dichiarazione sostitutiva, presentazione di dichiarazioni sostitutive incomplete, etc.). Hanno tempo fino al 30 aprile per regolarizzare al loro posizione e chiedere una riammissione.

Le associazioni possono farsi accreditare direttamente il contributo su un conto corrente bancario o postale, purchè abbiano comunicato all’Agenzia delle Entrate le proprie coordinate IBAN. Quelli che  non lo ha ancora fatto può  accedere ai servizi telematici (richiedendo il pin code) dell’Agenzia delle Entrate e  utilizzare l’apposita procedura, oppure  consegnare ad un qualsiasi Ufficio dell’Agenzia il modello per la richiesta di accreditamento. 

Gli enti che non dispongono di conto corrente o non vogliono comunicare i dati richiesti, saranno comunque pagati successivamente a cura del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con modalità diverse.

Leggi
Cinque per mille volontariato: ammessi ed esclusi

EP

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Clandestini. Moratti: “Polizia entri nelle case”

Friuli Venezia Giulia: per 2010 richiesti 900 lavoratori extracomunitari