Intervento nelle strutture sanitarie pubbliche. Un progetto della Regione per evitare le tragedie delle operazioni fatte in casa
Trieste – 5 settembre 2008 – Nelle strutture sanitarie pubbliche del Friuli Venezia Giulia i bambini potranno essere circoncisi gratuitamente. Un modo per evitare tragedie come quella di Treviso e Bari, dove nei mesi scorsi sono morti due neonati, o di Pordenone, dove un altro piccolo è stato ricoveratio in condizioni gravi: tre casi dovuti a interventi "fatti in casa".
Un progetto varato ieri dalla Giunta regionale prevede una sperimentazione di un anno con un finanziamento di 200mila euro.
Questo garantirtà la realizzazione gratuita di 135 interventi all’Irccs ‘Burlo Garofolo”di Trieste. Il numero di interventi è stato deciso tenendo conto dei 484 bimbi nati nel 2007 in regione da madri di provenienza africana (242 di sesso maschile), ma anche del fatto che una parte delle famiglie preferisce comunque portare i bambini nel Paese d’origine per la circoncisione.
Una volta conclusa la sperimentazione, il cui costo – ha spiegato la Giunta Regionale – e’ inferiore a quello per la gestione delle emergenze derivanti da interventi fatti in maniera clandestina in abitazioni private, la circoncisione sara’ fatta con il pagamento di un ticket.