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Cittadinanza. Dalle Marche sì bipartisan alla riforma per le seconde generazioni

Via libera dal Consiglio Regionale a una proposta di legge da presentare in Parlamento. Prevede che siano italiani i figli di immigrati nati in Italia, se i genitori sono qui regolarmente da almeno cinque anni

Roma – 10 ottobre 2012 – Con un larga e trasversale maggioranza, ieri il consiglio regionale delle Marche  ha dato il via libera a una proposta di legge sulla cittadinanza da presentare in Parlamento dedicata alle seconde generazioni.

Il testo, che aveva come relatrici Rosalba Ortenzi del Pd per la maggioranza e Franca Romagnoli del Fli per la minoranza, prevede che siano italiani i figli di immigrati nati in Italia, purché i genitori abbiano risieduto legalmente nel territorio della Repubblica per almeno 5 anni. Fa valere insomma il principio dello ius soli temperato.

La legislatura è agli sgoccioli e in Parlamento sono ferme tante altre proposte, quindi quella marchigiana avrà poche possibilità di trasformarsi in legge. Il sì di ieri ha quindi un valore più che altro simbolico, anche perché il testo è passato con 23 favorevoli, 6 contrari ed 1 astenuto, grazie ai voti della maggioranza di centro-sinistra,a quelli di Sel, Pdci, Fli e di tre consiglieri del Pdl, compreso il capogruppo.

“Gasparri e Cicchitto dovrebbero imparare dai loro colleghi marchigiani” commenta Khalid Chaouki, responsabile nuovi italiani del PD. “Chi lavora sul territorio ed è più a contatto con la realtà e con il paese che cambia, si rende conto che si tratterebbe di una norma di buon senso e di grande civiltà”.

EP

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