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Cittadinanza. Grasso: “Tagliare la burocrazia”

Il presidente del Senato incontra i rifugiati al Centro Astalli: "Si può fare di più per agevolare chi si sente integrato nella nostra società"

Roma – 6 dicembre 2013 – ''In base alla legge, ai rifugiati servono 5 anni di residenza in Italia per avere la cittadinanza italiana , ma in realta', nella pratica, ne passano almeno 10-12 a causa di questioni burocratiche. Credo che qualcosa si possa fare di piu' per agevolare chi si sente integrato nella nostra societa'''.

Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso nel corso della sua visita alla mensa per i poveri e i rifugiati del Centro Astalli.

''I rifugiati fuggono da guerre e persecuzioni e hanno un diritto di asilo universalmente riconosciuto'' ha proseguito Grasso, che nel corso della sua visita al Centro Astalli si e' soffermato con diversi ospiti provenienti dal Mali, dall'Afghanistan e da altri Paesi travolti dalle guerre e dalla miseria.

''Sentire l'umanita' che soffre e' qualcosa che colpisce intimamente – ha aggiunto – vorrei che almeno qualcuno di questi problemi fosse risolto''. ''Domani [oggi ndn] – ha sottolineato Grasso – in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico saro' all'Universita' di Tor Vergata. Porro' il problema dell'integrazione anche sotto il profilo del diritto allo studio, anche sottoforma di aiuto o di esenzione dal pagamento delle rette ai rifugiati''.

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