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Cittadinanza italiana, Chivasso celebra l’integrazione di 50 bambini

Roma, 21 novembre 2024 – A Chivasso, città che ha fatto dell’accoglienza un valore distintivo, 50 bambini di origine straniera hanno ricevuto oggi la cittadinanza onoraria. La cerimonia, promossa dal sindaco Claudio Castello e dall’assessore alle Politiche sociali Cristina Varetto, rappresenta un importante passo simbolico verso un percorso di inclusione più solido e riconosciuto.

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Cittadinanza, un messaggio verso lo Ius Soli

Il sindaco Castello ha spiegato il significato dell’iniziativa: “L’obiettivo è quello di rendere sempre più fluido questo percorso di cittadinanza verso lo ius soli e lo ius scholae. Questi ragazzi sono già italiani di cultura e valori, ma non ancora di passaporto. È tempo di cambiare”. Tra i bambini celebrati, 27 hanno completato almeno un ciclo scolastico o un percorso di formazione professionale nelle scuole del sistema educativo italiano. “Dal 2016, quando abbiamo accolto i primi richiedenti asilo dal Sud Sahara, abbiamo assistito a storie di successo: scolarizzazione, formazione professionale, lavoro. Questi ragazzi sono parte integrante della nostra comunità,” ha sottolineato l’assessore Varetto.

Chivasso, con le sue politiche inclusive, dimostra che l’accoglienza non è solo un atto di solidarietà, ma un investimento per il futuro. La cittadinanza onoraria non ha valore legale, ma porta con sé un forte valore simbolico: quello di una città che guarda al domani con speranza e determinazione, scommettendo sull’integrazione e sul diritto di appartenenza di chi è cresciuto qui, nelle scuole e tra le vie della comunità. Questa iniziativa, profondamente sentita dalla cittadinanza, rappresenta una tappa fondamentale per riaffermare che l’Italia, pur tra le difficoltà, può essere una terra di opportunità e inclusione per tutti.

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