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Cittadinanza. Rete G2: “Infanzia tutelata solo se cambia la legge”

L'appello in occasione della Giornata dell'Infanzia. "Cittadinanze onorarie? Bene, ma i Comuni possono fare di più: informare correttamente i figli degli immigrati"

20 novembre 2013 – "Siamo convinti che in Italia non si potrà parlare di infanzia veramente tutelata finché non si affronterà fino in fondo la riforma della legge sulla cittadinanza italiana, la legge 91/92, perché sia più aperta verso bambini nati e/o cresciuti in Italia”.

È la riflessione della Rete Nazionale G2 – Seconde Generazioniche riunisce ragazze e ragazzi cresciuti in Italia, figli di immigrati, in occasione del 24° anniversario dell’approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e Giornata Nazionale dell’Infanzia e l’Adolescenza. “Tutti i soggetti istituzionali e le realtà che oggi organizzeranno iniziative" dovrebbero quindi impegnarsi a "richiamare il Parlamento al compito di riprendere al più presto in mano la modifica delle legge 91/92”.

Secondo la Rete G2 “è fondamentale che le istituzioni informino seriamente su come funziona attualmente la normativa, l’accesso al passaporto italiano per nati e non nati in Italia e cresciuti nei Comuni italiani".

"Proprio a tali enti locali – si legge in una nota – ci rivolgiamo come Rete G2, in particolare a quelli coinvolti in iniziative di conferimento della Cittadinanza onoraria: voi potete andare più avanti rispetto ai gesti simbolici, che pure apprezziamo, impegnandovi da subito nel fornire informazioni complete, adeguate ed aggiornate ai figli di immigrati che oggi vogliono di fatto, nonostante gli ostacoli, accedere alla cittadinanza italiana".

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